Sylvain Bellenger

Dirigente generale Museo e Real Bosco di Capodimonte

L’origine del Palazzo Reale di Capodimonte è legata a Carlo di Borbone, che nel 1738 ne commissionò la costruzione. Il nucleo principale del Museo è la collezione Farnese, con capolavori straordinari di Pieter Bruegel il Vecchio, Tiziano, Carracci, Parmigianino, El Greco e altri maestri, che Carlo di Borbone ereditò dalla madre Elisabetta Farnese e trasferì a Napoli nel 1734. Da quel momento in poi, la storia delle raccolte d’arte fu un susseguirsi di donazioni, lasciti e acquisizioni. Le dismissioni di chiese napoletane e meridionali lasciarono in eredità opere preziose di artisti come Simone Martini, Colantonio, Caravaggio. In qualche caso, si ereditarono intere collezioni (Borgia, d’Avalos); numerosi sono anche i dipinti di scuola napoletana che nel corso del tempo si sono aggiunti alle collezioni reali. Il Museo vanta il Gabinetto dei disegni e delle stampe, la galleria Farnese, la collezione Borgia, la galleria delle porcellane e il celebre salottino di porcellana; la Galleria delle Arti a Napoli dal Duecento al Settecento, la collezione d’Avalos e la sala degli arazzi. Molto importanti le sezioni dedicate all’Ottocento e all’arte contemporanea, con capolavori di artisti di fama internazionale, tra cui Andy Warhol, Alberto Burri, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto. Le splendide collezioni di arti decorative del Museo di Capodimonte non comprendono soltanto porcellane delle reali fabbriche napoletane e delle più affermate fabbriche straniere, le più rinomate sulla scena del Settecento europeo, quali Meissen, Sèvres, Berlino e dell'Estremo Oriente, ma anche avori, ambre, smalti, oreficerie, bronzetti, cristalli di rocca incisi, medaglie e placchette, pietre dure, curiosità da Wunderkammer, armi, arazzi, ceramiche, vetri, argenti, ceroplastiche, orologi, gioielli, mobili e altri svariati e raffinati oggetti di arredo. Il nucleo più antico è costituito dalla raccolta dei Farnese: comprende sculture e oggetti d'arte minore tra i quali spicca il Cofanetto Farnese,“unicum” dell'oreficeria cinquecentesca, eseguito in argento dorato e cristallo di rocca. Il nucleo di oggetti più consistente è l’Armeria Farnese, collezione reale di armi che conta circa 4000 pezzi, una delle più importanti raccolte del genere. La direzione valorizza costantemente le collezioni di arti applicate con un’intensa attività espositiva.

Patrimonio

Riconoscimento destinato a Musei/Collezioni aperti al pubblico e dedicati in tutto o in parte a opere di alto artigianato.